siete d’accordo?
scarica: joostbm.pdf
tool utile e (divertente) per confrontare il numero di citazioni su google tra competitor
via: marco camisani calzolari (nova24 di ieri)
disclosure: l’azienda per cui lavoro ha come cliente cisco
… ma al di là di questo… è stata un’occasione molto piacevole per incontrare amici e colleghi.
… e per testare “sul campo” questa modalità di interazione informale tra aziende e utenti.
… sono rimasto piacevolmente colpito da stefano venturi (nella foto sopra) ad di cisco italia, soprattutto dall’ultima parte del suo intervento, quella in cui parlava di “ecosostenibilità” del lavoro nell’era moderna…non solo PR cisco-oriented…insomma… è un venuto un pò fuori… l’uomo
… e soprattutto un grosso in bocca al lupo a lele che inizierà a lavorare per cisco!
completissima lista di applicazioni web 2.0 per gestire tutti gli aspetti della vita da freelance.
(photo credits: pagine gialle, vicenza e provincia, anno 2006)
caro valerio,
e cari tutti quelli che stanno partecipando al meme in questione … luca, marco, e ancora marco, maurizio… difficile risponderti…anche perchè forse il vero e unico planner italiano sei tu. (e sai che non è piaggeria…)
Spunto interessante, importante e stimolante al quale è seguito un’altrettanto stimolante dibattito… al quale io ovviamente partecipo con ritardo, molto ritardo… purtroppo perchè devo ancora capire se nel mio caso… work/planning is killing blogging? o meglio… am i killing blogging? ma questo sarà oggetto di un altro post che è da qualche settimana che sento di dover e voler partorire (spero non in tempi giurassici…) e riguarda non solo la mia situazione personale ma forse quella di altre persone che fanno il mio mestiere.
La mia risposta è no! il blogging non sta uccidendo il planning… almeno per come lo intendo io… anzi! direi che la chance di condividere conoscenza, informazioni, stimoli, e relazioni, che “il blogging” ha introdotto in questi ultimi due anni ha veramente migliorato le vite professionali di tutti noi… Come molto spesso mi è capitato di affermare, anche in questo blog in relazione ad altre tematiche, e concedetemi la semplificazione…, sta poi al buon senso di tutti noi e di tutti coloro che assumono questi giovani planner… imbevuti di pochi dati ma di tante semi-certezze acquisite succhiando succo di blog… stabilire un benchmark qualitativo e concetti-base solidi su cui poi ognuno puo’ sfogare il proprio talento e la propria creatività.
per cui la mia risposta è SI’! benvenga l’APG italiano per due ragioni:
_ … perchè almeno posso aver la chance di diventarlo… un planner si intende…
_ … perchè per rispondere alla domanda di Marco…SI’, la pubblicità italiana ha bisogno dei planner, ora più che mai! e sempre di più.
… ma di planner preparati da una scuola, da un percorso professionale serio e da un’associazione che sia in grado di dialogare con le istituzioni (adci & co…), di stabilire percorsi di approfondimento, scambio, aggiornamento… e soprattutto di creare anche in Italia una Cultura del planning!
… torno a lottare con i dinosauri…
ps: Ocio ai Oci!!!
a presto!